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TICINOFerrari risponde alle esternazioni del gruppo “Dall’agricoltura per l’agricoltura”

08.01.07 - 18:15
L'Unione dei Contadini Ticinesi (UCT) risponde.
Ferrari risponde alle esternazioni del gruppo “Dall’agricoltura per l’agricoltura”
L'Unione dei Contadini Ticinesi (UCT) risponde.
BELLINZONA - Il Consiglio direttivo dell'Unione dei Contadini Ticinesi (UCT) nella seduta odierna ha preso posizione in merito al comunicato diramato da un gruppo di agricoltori nel corso della conferenza stampa dello scorso 18 dicembre.
 
Il presidente dell'UCT, Cleto Ferrari, dichiara che "per quanto riguarda i contenuti siamo confrontati ad una serie di critiche che riteniamo generiche e infondate".
 
Sempre secondo Cleto Ferrari, "le modalità con cui questo gruppo si è presentato ci lasciano parecchio perplessi. Nessuno di questi agricoltori ha ritenuto di coinvolgerci, chiedere o raccogliere informazioni in merito all’attività da noi svolta ma ha preferito rivolgersi ai media con una serie di esternazioni molto sommarie che non trovano riscontro".
 
Nella nota - prosegue - "l'UCT nel periodo delle festività ha provveduto ad informare le più di 900 aziende agricole affiliate con una lettera che prende posizione sulle affermazioni gratuite rivolte alla nostra associazione, segnalando come si è operato nei differenti dossier".
 
Il presidente dell'UCT ribadisce che "il settore agricolo sta attraversando un periodo di incertezza legato all’apertura delle frontiere e di grande difficoltà come lo dimostrano  i recenti dati sul reddito agricolo che possono risultare destabilizzanti. È più che mai importante che il settore si presenti unito. Ad esempio è indispensabile che il cantone riconosca le difficoltà reddituali acuite da una siccità che ha colpito principalmente le regioni di montagna.  Volenti o dolenti a breve termine saremo confrontati ad appuntamenti di grande rilevanza per l’agricoltura ticinese. L’opposizione alla variante 95, la creazione del parco del Piano di Magadino, le votazioni cantonali, …".
 
Ferrari assicura che "l’Unione contadini ticinesi garantisce democraticamente la possibilità ad ogni agricoltore di esprimersi e di essere ascoltato. Risultano pertanto poco chiare le modalità operative di questo gruppo. Quello che è sicuro è che in questo modo si getta scredito e si indebolisce proprio l’associazione che difende in strutture democratiche tutti gli agricoltori".
 
Ferrari apre al dialogo e aggiunge "segnaliamo comunque a questo gruppo di poter sviluppare un dibattito serio e costruttivo all’interno della nostra associazione e con la nostra massima disponibilità".
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