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LUGANOConsegnate 5558 firme contro il progetto Foce

07.02.11 - 17:03
Ti-Press
Consegnate 5558 firme contro il progetto Foce

LUGANO - Sono state consegnate 5558 firme contro il progetto Foce da parte del Comitato Referendario Parco Ciani, giù le mani! Il risultato è andato oltre le aspettative (lo scopo era di raccogliere 5000 firme).  "Il Comitato Referendario ha lottato contro il tempo spiega il portavoce Giordano Macchi - dalla conferenza stampa alla consegna delle firme in Municipio sono passati meno di 30 giorni, con un termine legale scattato durante le vacanze di Natale. La raccolta in piazza e per le strade ha sfidato il freddo dei “giorni della merla”. Inoltre, inusualmente durante una raccolta firme e non dopo una eventuale riuscita referendaria, è stato costituito un comitato “io non firmo”, al quale i concittadini hanno invece risposto “io ho firmato lo stesso!”.

La consegna è avvenuta nel pomeriggio di oggi presso il Municipio, dopo aver delineato i risultati ottenuti pochi minuti prima in Piazza Riforma.

"Il Comitato Referendario è soddisfatto per la riuscita del Referendum contro il progetto di riqualifica della foce ed arginatura del fiume Cassarate. Prima di tutto, vogliamo ringraziare tutte le cittadine e i cittadini luganesi che hanno firmato il Referendum: una forte reazione della popolazione. Durante la raccolta delle firme è emersa subito una grande passione per il nostro Parco Ciani e un notevole interesse per conoscere i dettagli del progetto. videntemente era rimasto troppo confinato agli addetti ai lavori. Un'altra questione è emersa chiaramente: il Parco Ciani è un patrimonio che va ben oltre i confini giurisdizionali della Città di Lugano: molte persone avrebbero voluto firmare ma non hanno potuto in quanto non aventi diritto di voto. Cittadini di altri Comuni, residenti stranieri, turisti: tutte persone che hanno dimostrato grande attaccamento alla passeggiata fino alla Rotonda Belvedere, ma al contrario dei luganesi, non avevano diritto di firma."

Dunque adesso il passaggio successivo è l'ufficializzazione del referendum e la sua data. Da quel momento, Lugano si appresta ad essere piazza di opinione per una questione in cui l'informazione e la giusta comunicazione saranno determinanti. "Il Comitato Referendario affronta con fiducia il periodo che ci separa dalla votazione popolare. Ora ci sforzeremo di estendere l'informazione e vogliamo organizzare di un dibattito tra favorevoli e contrari", conclude Macchi.
 

Foto Tio/Manuel Meleleo

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