Cerca e trova immobili

REGNO UNITOI rimpatri, le proteste e il pugno di ferro della polizia

02.05.24 - 20:16
Alcuni attivisti sono stati trascinati via con la forza a Londra mentre cercavano di ostacolare il trasferimento dei migranti in Ruanda
keystone-sda.ch / STF (TOLGA AKMEN)
Fonte ats
I rimpatri, le proteste e il pugno di ferro della polizia
Alcuni attivisti sono stati trascinati via con la forza a Londra mentre cercavano di ostacolare il trasferimento dei migranti in Ruanda

LONDRA - Pugno di ferro della polizia britannica a Londra contro gruppi di giovani e di attivisti dei diritti umani che cercavano di ostacolare le detenzione di alcuni migranti, ossia richiedenti asilo giunti illegalmente sulle coste inglesi e candidati dal governo Tory di Rishi Sunak a essere trasferiti in Ruanda nel quadro del controverso piano concordato a pagamento con il Paese africano e con l'obiettivo di cercare di dissuadere gli sbarchi "dei clandestini" attraverso la Manica nel nome della promessa elettorale (rimasta finora in larga misura sulla carta) di un giro di vite post Brexit sull'immigrazione.

Decine di manifestanti hanno provato a bloccare oggi nel quartiere londinese di Peckham un bus a bordo del quale gli agenti avevano caricato migranti individuati per le liste dei voli che l'esecutivo promette di voler far partire per Kigali entro l'estate, dopo l'approvazione di una controversa quanto draconiana legge attuativa del piano Ruanda che mira ad aggirare la bocciatura imposta a una prima versione dell'iniziativa dalla Corte Suprema del Regno. E a restringere i margini di ricorso legale contro i trasferimenti.

Alcuni attivisti sono stati trascinati via a viva forza dai poliziotti, come mostrato dai media. Alla fine il bus, il secondo da ieri, è partito e i migranti coinvolti sono stati trasferiti nella nave-alloggio Bibby Stockholm, centro di raccolta sorvegliato ormeggiato nel Dorset, dove attenderanno la conferma della partenza per il Ruanda. Ong come Detainee Support hanno comunque fatto sapere che la mobilitazione di protesta continua.

"Non lasceremo che piccoli gruppi di studenti aizzati sui social media ci impediscano di fare la cosa giusta per il popolo britannico", ha replicato da parte sua su X il ministro dell'Interno, James Cleverly. Mentre proprio oggi gli ultimi dati ufficiali hanno confermato un'accelerazione del flusso illegale attraverso la Manica, con 711 arrivi censiti a bordo di almeno 11 "piccole imbarcazioni" di scafisti nella giornata di ieri: record giornaliero dall'inizio di un anno che ha visto finora oltre 8000 sbarchi, quasi tutti con partenza dalla Francia.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE